Episode Transcript
[00:00:00] Speaker A: Siamo di nuovo su Nigeradio per ascoltare Matteo Notaro, intervistato da Anna Maria Donini e anche dal sottoscritto.
E avevamo lasciato l'ultima puntata con una domanda che era quasi stata presentata. Quindi lascio alla parola a Anna Maria che possa riprendere il discorso.
[00:00:19] Speaker B: Sì, grazie Paolo. Allora, i cortometraggi di Matteo Notaro hanno a che vedere, l'abbiamo detto nella scorsa puntata, con la possibilità per avvocati di continuare a svolgere il proprio lavoro o di iniziare a svolgere il proprio lavoro e quindi insomma alla base c'è l'idea della possibilità di lavorare, del diritto al lavoro. Ecco, la mia curiosità era se tu e voi nella preparazione di questi corti Ci aveste pensato a questo aspetto, all'importanza anche del valore veicolato, insomma, dalle vostre immagini, dai vostri racconti? E se è stato così recepito dal pubblico? Com'è stata la reazione del pubblico quando avete presentato i cortometraggi? Li hanno ritenuti troppo seriosi oppure, al contrario, belle storie da raccontare o cose solo per addetti ai lavori?
[00:01:09] Speaker C: I cortometraggi sono nati per una volontà precisa da parte della Fondazione dell'Avvocatura Napoletana, che gestisce la scuola forense napoletana, anche sotto questo punto di vista, perché c'era una volontà non solo di lasciare una testimonianza reale di qualcosa che appartiene a quell'edificio storico che è il Castel Capuano di Napoli, l'ex tribunale, sempre stato tribunale dal 1500 fino al 2006. E soprattutto a Napoli c'è stata un'importante iniziativa che riguarda tutti gli archivi storici della città.
Abbiamo partecipato a un progetto che si chiama Il Miglio della Memoria, ovvero un miglio reale che parte dal conservatorio di San Pietro a Maiella fino all'ex tribunale Castello del Capuano, dove in questo miglio storico ci sono gli archivi più importanti della città. Noi volevamo lasciare una testimonianza reale di questa cosa. Abbiamo fatto tantissimi eventi, devo dire, tra Napoli, Roma, siamo stati in Senato, partecipiamo a festival in tutta Europa e siamo anche sbarcati in America al festival cinematografico di Tampa, in Florida. Insomma, abbiamo avuto molto successo, ci stanno dando grandi soddisfazioni. E com'è stata recepita questa cosa? Nelle prime presentazioni, Chiaramente, come potete immaginare, vedendo che molti sono veri attori in scene, diciamo, serie, seriose, poi così c'è stata qualche risata, ma giusto perché quello diceva, ma lui come è possibile? Fai vedere, oppure questa parte è totalmente adatta a lui, perché lui è così realmente. Però, diciamo, a parte queste cose giopose, sono stati accolti molto bene.
Più che altro c'era la curiosità delle tematiche, perché sono storiche, insomma.
Non sono famosissime, come dire, sono sconosciute. Questa è la bellezza di queste storie nascoste negli archivi, quello che piace fare a noi sceneggiatori nel ricercare queste storie nascoste. Nessuno sapeva di questa prima donna. Noi l'abbiamo voluta rappresentare cercando di immergerci completamente in quella che era la realtà storica del tempo. Da un lato vediamo che si viene negli anni venti, da un periodo, comunque di libertà, nel senso che comunque nascevano in tutta Europa i primi rotari, delle mogli dei rotariani. Adesso non mi ricordo come si chiama, noi abbiamo fatto una presentazione anche con l'Innerwheel, che erano i club rotariani, cioè delle mogli dei rotariani. Quindi c'era un momento di libertà, ma che in pochi anni sarebbe stato poi soffocato completamente dal fascismo. Quindi siamo in un momento critico, i fascisti erano alle porte, infatti nella scena iniziale c'è giusto quella spallata che si ha con il signore con la camicia nera, è giusto quel tocco in più per inquadrare il periodo storico.
Sono tutte delle semine, come si chiama in sceneggiatura, per cui poi si raccolgono i frutti del periodo storico.
Invece ho notato un particolare apprezzamento da parte degli studenti delle varie scuole forense, perché diciamo molti mi sono venuti a dire che c'era un po', cioè chi ha fatto giurisprudenza, un po' come giustamente una strada che può portare a tanti fatti, insomma una strada che apre molte possibilità.
Però notiamo oggi come il numero dei partecipanti ai concorsi di avvocatura si è calato drasticamente e molte persone sono venute da me dicendomi che mi ha ridato quella voglia di fare questo concorso, di riprendere in mano il ruolo dell'avvocato, perché poi molti sono figli di avvocati importanti nella città.
e quindi insomma si ritrovavano un po' obbligati a fare questa cosa, a intraprendere questa strada, e invece si sono un po' ritrovati. Questa cosa mi ha dato, devo dire, molta soddisfazione, si leggeva negli occhi, me l'hanno detto apertamente.
Abbiamo fatto un sacco di cose insomma con l'ANF, CNF, il consegno nazionale forense, l'associazione nazionale forense.
Abbiamo fatto degli eventi con i magistrati, con la corte d'appello. Abbiamo fatto grandi eventi, devo dire. Siamo andati anche in senato a Roma, con la senatrice Adalo Preiato che ci ha regalato questa occasione per presentarlo a Roma e anche lì è stato molto molto apprezzato. Devo dire che sotto questo punto di vista queste tematiche sono state apprezzate.
[00:06:07] Speaker B: Sì, è molto bello, è molto bello il collegamento con l'avvocatura, la funzione degli avvocati e anche il decoro, la dignità, l'importanza di questo ruolo. È vero, mi dicono che la professione in effetti sia in difficoltà e quindi benvenga un messaggio così così bello che riporti un po' forse anche alle origini, all'importanza di questo ruolo, anche a all'ufficialità di certi luoghi e di certe dinamiche.
Mi fa molto piacere che abbiate avuto un bel riscontro nei futuri avvocati, perché in effetti qui sono l'unica giurista e quindi mi trovo in difficoltà a difendere la categoria, ma svolge l'avvocatura, una funzione straordinariamente importante per l'amministrazione della giustizia, dunque è bene.
[00:06:55] Speaker A: Trattarla bene e cuccolarla un po'. Durante le proiezioni che si afferranno a Genova il 9 maggio all'albergo dei poveri alle ore 15 nell'Aula Magna, ci sarà anche un dibattito, ci sarà una chiaccherata con gli spettatori, quindi i studenti e colleghi, quindi mi chiedo, perché Anna Maria è dietro tutta la macchina organizzativa, quindi preparata anche questo, giusto?
[00:07:14] Speaker B: Sì, abbiamo preparato un dibattito che sarà in parte sulle tematiche trattate, quindi cercando appunto di valorizzare i discorsi che in altre sedi Matteo e tutti coloro che hanno lavorato il film hanno portato avanti sull'importanza dell'avvocatura, ma magari anche auspicabilmente qualche ragionamento sul film, su come è stato realizzato, su come sono stati scelti i personaggi.
Penso che potrebbe essere intrigante per i nostri studenti pensare che questi avvocati, non più giovani molti dei protagonisti dei film, magari in tarda età si sono trovati a svolgere questo doppio ruolo di avvocati e di attori inaspettatamente.
[00:08:04] Speaker A: E avremo anche due esperti che gestiranno insieme a te e anche nel mio modestissimo ruolo perché sono l'unico che non ne sa niente di legge, anzi se viene un avvocato di solito è perché mi devono portare in tribunale e non per altri motivi.
[00:08:19] Speaker B: Non sarà così.
[00:08:20] Speaker A: Ne speriamo. Ma ci saranno invece Guido Levi per la parte storica e poi ci sarà Francesca Savino per la parte di critica cinematografica, in quanto lei rappresenta la società SNCCI della Liguria.
E quindi ti mette un po' di nervoso addosso, Matteo, sapere che i tuoi film saranno valutati, discussi, eccetera. Ti emoziona?
[00:08:45] Speaker C: Mi emoziona sì, perché confrontarsi sempre con persone dell'ambiente, che ovviamente con molta più esperienza di tutti noi, è importante avere un dialogo con tutti e soprattutto poi è il pubblico che giudica. Noi ricordiamoci che creiamo questi questi prodotti io mi sento sempre come uno che deve distrarre insomma il pubblico dalla vita, rapirlo per quei pochi minuti e portarlo, catapultarlo in una nuova dimensione.
Comunque sicuramente metto le mani avanti dicendo che questi corti sono stati realizzati con tantissima propria onestà, nel senso che noi è stata una sfida fin dall'inizio e abbiamo girato con con un iPhone 15 Pro Max.
Abbiamo studiato per sei mesi, io e il direttore della fotografia, come creare tutto, riggare la camera con tutti gli accessori veri e propri di una cinedresa e soprattutto girare in un ambiente enorme che è il Castel Capuano, insomma lì ci vuole 30-40.000 euro solo per illuminare quel salone.
Ne affronteremo di queste cose nel dibattito.
[00:09:59] Speaker A: E nella prossima puntata invece scopriremo di più sul regista e sul cast.
Rimandiamo gli ascoltatori ancora una volta a partecipare attivamente a venire a vedere il film ricordiamolo ancora una volta al 9 maggio 2025 alle ore 15 all'albergo dei poveri dell'università di Genova e anche a seguire il terzo e ultimo episodio in cui Matteo ci farà entrare dentro il cast. A presto!