Scrittori da una realtà parallela - Federica Maspero

Scrittori da una realtà parallela - Federica Maspero
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Scrittori da una realtà parallela - Federica Maspero

May 06 2024 | 00:04:33

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Episode May 06, 2024 00:04:33

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Show Notes

Torna a Palazzo Ducale la IV edizione di "Scrittori da una realtà parallela (storie, romanzi, fiabe e racconti dal mondo della disabilità)", una rassegna unica nel panorama italiano. Ascolta la testimonianza di Federica Maspero, atleta paraolimpica, oncologa e autrice del libro "Calze in cashmere", la sua biografia senza filtri. 

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Episode Transcript

[00:00:12] Speaker A: Si chiama Calcio di Casmini. Vogliamo dire subito perché hai scelto questo titolo, così spieghi anche chi sei e come sei arrivata a raccontarci la tua storia? [00:00:23] Speaker B: Il titolo nasce da un aneddoto che racconto spesso e che un po' racchiude tutto il significato della mia vita e l'impostazione che io ho dato alla mia vita e è legato al fatto che per un momento nonostante io abbia perso le gambe a 24 anni a causa di una sepsimen in boccoccica e lui mi ha detto ti ho regalato le calze in cashmere per tenerti caldi i piedi. Io lo guardo e ha detto eh? Dicevo scusami. In realtà mi ha fatto molto piacere perché questo vuol dire che nelle mie quattro mura di casa la mia disabilità non era il primo pensiero no? E quindi anche in un momento proprio così gioviale di regalo e quant'altro, io non ci ha riflettuto tanto, guardava al gesto proprio affettivo di dire ok, è inverno, è natale e questo è un qualcosa che ti può servire, dimenticandosi totalmente della mia disabilità. Tu mai trovato la forza fedelita di. [00:01:21] Speaker A: Superare e con ciò volerti laureare, diventare una dottoressa, curare gli altri, correre addirittura, volere vincere una gara, sei arrivata seconda, insomma è un risultato enorme. [00:01:43] Speaker B: Allora come ho fatto semplicemente è che avevo la scelta di chiedermi perché ovviamente la mia famiglia, in particolare mia mamma, come poi emerge dal libro che mi spingeva sempre alla reazione, ho detto, ma mica che ci siano delle opportunità dietro a questa cosa, mica che ci sia qualcosa che posso capire, mica che ci sia qualcosa che posso realizzare di ancora più grande, no? E via via è stato un susseguirsi di ricerca, di sfide e anche di, ovviamente, conquiste. Non voglio parlare di vittorie, ma conquiste proprio in una vita personale. Io l'ho fatto perché avevo servita, per sentirmi bene e per essere proprio serena. E diciamo che questa serenità, bene o male, insomma, nella mia vita, nonostante qualche scossono ogni tanto, credo di averla sufficientemente raggiunta. [00:02:49] Speaker A: Un'ultima cosa. Tu dici che noi siamo fatti per adattarci ai nostri cambiamenti, mentre spesso ci irrigidiamo. Vogliamo che tutto resti com'è sempre, che è assurdo. Tu ne hai avuta una pesante, però per me, che ho letto il tuo bellissimo libro, è stata un'ulteriore lezione, appunto questa idea di adattiamoci. La vita è un continuo adattamento. [00:03:16] Speaker B: Esatto, io penso che sia un po' il segreto e adesso, vabbè, io non ho detto che faccio yoga e mi rendo conto come questa sia un po' la filosofia che sta dietro, no? Più tu riesci a fluttuare, a incastrarti, adattarti agli eventi della vita, meglio vivi. e più ottieni. Io un po' inconsapevolmente l'ho sempre fatto, no? E credo che proprio la rigidità, il non voler cambiare, il voler a tutti i costi rimanere attaccati a quello che si è, ma soprattutto si era prima, non porti assolutamente niente. Cioè se io adesso pretendessi che le gambe neri crescono, avrei fallito. E in realtà non è così, quindi ho dovuto accettare, adattarmi e credo di aver capito tante cose e di aver guadagnato veramente tanti dei pezzi di vita. [00:04:01] Speaker A: Non c'è niente da aggiungere, è davvero una grande lezione. Partire dal limite, partire da una vulnerabilità, secondo me è fondamentale, perché tutti nella vita lo saremo prima o poi vecchi, ti puoi rompere un braccio, sei incinta, quindi esci dal pancione a scendere le scale di un sottopasso, magari un altro bambino col passegghino.

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