Giornalismo oggi: cosa significa fare il giornalista? L’esperienza di Tommaso Fregatti

Giornalismo oggi: cosa significa fare il giornalista? L’esperienza di Tommaso Fregatti
UniGe Radio
Giornalismo oggi: cosa significa fare il giornalista? L’esperienza di Tommaso Fregatti

May 20 2025 | 00:07:52

/
Episode May 20, 2025 00:07:52

Hosted By

UniGe Radio

Show Notes

Com’è davvero il lavoro di un giornalista? Quali competenze servono? E che ruolo ha l’università nella preparazione a questa professione? In questa intervista a UniGe Radio, Tommaso Fregatti – presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria – racconta il suo percorso, le sfide del mestiere e cosa vuol dire oggi informare in modo responsabile. Un’occasione per studenti e studentesse per capire da vicino il mondo del giornalismo, tra passione, impegno civile e futuro della comunicazione.

Intervista di: Marco Monteverde

Montaggio di: Riccardo Novaro

View Full Transcript

Episode Transcript

[00:00:00] Speaker A: Siamo qui con Tommaso Fregatti, Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Liguria. Buongiorno. [00:00:05] Speaker B: Buongiorno a voi. [00:00:05] Speaker A: Oggi ha tenuto un seminario qui all'albergo dei poveri per raccontare la professione giornalistica agli studenti del corso di Informazione ed Editoria e anche ad altri corsi appartenenti al Dipartimento di Scienze Politiche. Può fare un breve riassunto dei punti che sono stati raccontati durante questo intervento? [00:00:21] Speaker B: Abbiamo evidenziato come la legge per l'accesso alla professione sia una legge arcaica perché è del 1963 quindi esattamente 52 anni fa e è una legge che non va bene, deve essere cambiata perché alle vostre domande anche sull'apporto di social manager o dei nuovi linguaggi è sicuramente una legge che non va bene. Alla professione giornalistica si accede in tre modi sostanzialmente, quindi ci sono tre tipi di elenchi, l'elenco professionistica, l'elenco dei colleghi che fanno questo lavoro in maniera professionale, quindi tutti i giorni, lavorando appunto nelle redazioni di giornale, agenzie di stampa, televisione, radio come siete appunto voi, ma per poter avere accesso a questo titolo, a questo requisito di giornalista professionista occorre fare un esame di Stato che viene fatto a Roma dove c'è una prova scritta, una prova orale e alla quale si accede con 18 mesi di praticantato, quindi una sorta di scuola che per 18 mesi fai pagato in un giornale, in un'agenzia, in una televisione che dà poi accesso all'esame. Diverso dal discorso dei pubblicisti che sono quelli che sono giornalisti saltuari, cioè che non scrivono tutti i giorni ma lo fanno in maniera occasionale. alla luce della crisi di elettoria però questa ultima parte è quella maggiormente perquisita perché ha i numeri più alti perché come abbiamo dimostrato in aula, ho fatto vedere in aula su 1.600 giornalisti iscritti qui in Liguria dell'ordine di cui faccio parte, 550 sono professionisti e 1.100 sono pubblicisti quindi una quota pubblicista importante perché a luce della crisi di elettoria è sempre più difficile riuscire ad avere un praticantato e quindi avere l'accesso come professionisti. [00:01:50] Speaker A: Sostanzialmente abbiamo evidenziato una situazione abbastanza drastica, a cui si lega poi anche il fatto che i giornali tendono più a licenziare che assumere in questo periodo. Potremmo chiederle, per esempio, se ci sono attualmente dei modi preferibili che l'ordine consiglia per approcciare la professione. Lei ha parlato durante l'intervento di collaborazione e raccontando tra l'altro la sua esperienza personale di anni fa con questa figura che almeno personalmente mi ha colpito molto, del piano terra con tutta la redazione dei collaboratori. [00:02:22] Speaker B: Sì eravamo, io avevo fatto la scuola del correre mercantile dove era un giornale che dava grande spazio, se ci fosse oggi sarebbe fantastico perché io volevo fare la professione, dava ampio spazio a chi, voglio dire, voleva fare il collaboratore, quindi sotto eravamo tutta una stanza di di colleghi che aspiravano a diventare giornalisti, sopra c'erano giornalisti veri che comunque erano gentili, ci insegnavano, ci spiegavano, quindi c'era un rapporto molto importante. Quello che noi diciamo oggi, volete fare i giornalisti? Fatelo, ma requisito numero uno è intanto che vi inizino subito a pagare, ma non ci presorbita anche un euro al pezzo, ma questo dà la possibilità poi di avere l'accesso alla richiesta di pubblicisti. Secondo, e non finirò mai di dirlo, l'ho detto centomila volte in aula, le testate per quale si collabora devono essere testate e registrate. Questo perché? Perché se non sono testate e registrate, sognatevi poi di fare la richiesta ai pubblicisti, perché è una condizione fondamentale poter iscrita all'Alba e aver lavorato per due anni con una collaborazione coordinata e continuativa con testate registrate. Quindi, se vi propongono una testata che non è registrata e non vi dicono di farlo gratis, non fatelo perché sprecate il vostro tempo, è una truffa. Io vi dico, come si fa a vedere che una testata non è registrata? Si va in fondo, perché la registrazione è un obbligo previsto dalla legge, quindi, voglio dire, si va a vedere tranquillamente se la testata è registrata o no, scorrendo in fondo il sito internet. È pur vero che esistono dei blog che sono legali, quindi non vogliamo dire che i blog siano illegali, ma sono blog che non sono registrati e non danno accesso alla professione giornalistica, dopodiché uno può anche scrivere per un blog, non commette nulla di illegale, ma se vuole essere scritto all'albo deve passare da queste situazioni. [00:03:55] Speaker A: Le faccio un'altra domanda più che altro in merito, in questo caso, alla competenza che un giovane giornalista deve sviluppare per diventare tale. Come sappiamo, la professione giornalistica è un insieme di diverse competenze, anche abbastanza delicate, da raggiungere che si ottengono anche tramite la pratica, appunto, a differenza di altri tipi di professione. Secondo lei, per un giovane giornalista che approccia la professione nel 2025, quali devono essere i principali focus? Cosa deve sviluppare e magari anche che cosa di differente rispetto a vent'anni fa, trent'anni fa, quarant'anni fa. [00:04:26] Speaker B: Beh, io l'ho detto anche prima, nel senso che la prima cosa deve, al di là del settore in cui si voglia poi intervenire o lavorare, poi i settori cambiano, perché nel senso del giornalismo non è che se un giornalista sportivo muore un giornalista sportivo e se un giornalista di cronaca nera muore un giornalista, anzi nelle redazioni spesso ci sono delle situazioni in cui appunto si cambia. Dopodiché la cosa principale è essere curiosi, perché quando si è curiosi a fronte a una persona che sta parlando questo permette di iniziare a capire qual è una notizia o meno. Poi non aver paura di fare domande, ricordiamoci come ha detto anche il vostro prof. Oggi un po' di domande sono state, me ne aspettavo magari qualcuna di più, però voglio dire, è importante quello, non aver paura, quando andrete a una conferenza stampa, i colleghi dovranno fare delle domande per mettere anche in difficoltà delle volte il politico, quindi bisogna avere timore di fare domande, anzi alla base è il nostro lavoro fare le domande. Per quanto riguarda la competenza, è chiaro che con il tempo si acquisisce, io vengo magari dagli studi giurisprudenza, quindi avendo un po' più di competenza sulla giudiziaria, ma poi ti rendi conto che anche gli studi non sono mai, quindi poi l'acquisisco tanto sul campo. [00:05:28] Speaker A: Perfetto, le faccio adesso io una domanda appunto un pochettino d'attacco, se mi concede. Molti studenti al corso di informazione ed editoria lamentano una componente proprio del modo in cui si ottiene il testerino da giornalista pubblicista, che è la questione del tirocinio. Pure io sono studente di informazione ed editoria, quindi come dire, sono direttamente coinvolto dalla cosa. Noi abbiamo 250 ore di tirocinio che corrispondono più o meno a un impegno che oscilla tra i tre e i cinque mesi, a seconda di come più o meno lo si distribuisca. Però, essendo che è qualcosa che è interno al corso universitario, è un impegno lavorativo a tutti gli effetti, ma non è retribuito perché è retribuito in credito universitario e questa cosa non conta ai fini dell'ottenimento del tesserino giornalistico. L'Ordine pensa di fare qualcosa a riguardo, oppure no? [00:06:07] Speaker B: Lo ha preso da te per la prima volta questa cosa, anche perché sono Presidente da un mese e mezzo. Non ti so dire, sicuramente noi ci poniamo proprio l'obiettivo, per tutelare chi è giornalista, di fare in modo che gli ordini regionali non diventino dei tesserifici dove vengono fornite le tessere, che poi domani non servono a niente. Quindi se ne può parlare magari con i vostri docenti, però io non ti do un'apertura su questa cosa perché non ho idea di come vengono fatte queste cose. Innanzitutto la cosa importante è che ci siano comunque dei giornalisti che vi spiegano questi tirocini perché la condizione del pubblicista, perché è importante, è comunque quella di lavorare fianco a fianco una redazione giornalistica. Però io vorrei focalizzare la cosa che il pubblicista non è un giornalista che svolge attività continua, è un pubblicista, è saltuario. Poi ci sono molti pubblicisti che lavorano come giornalisti in maniera professionale, però sono passaggi che vanno fatti in maniera corretta, cioè quando ti propinano la possibilità di diventare pubblicista, sì è un accesso alla professione giornalistica, ma non è che riesce a risolvere ogni tipo di tuo problema con l'accesso ai pubblicisti, perché il vero passaggio importante che abbiamo fatto io e Matteo è quello del praticantato, quindi di entrare in un giornale in pianta stabile poter poi fare. Chiaro che adesso non lo fa, ma al secolo ad esempio a Genova ha fatto quattro contratti di praticantato adesso, quindi vuol dire che qualcosa si muove. Io stesso come Presidente dell'Ordine ti posso dire che ho avuto tantissime sorprese nel vedere comunque che sono arrivate diverse decine e decine di richieste di iscrizioni come pubblicista. Qualcuno, quando c'erano i requisiti, l'abbiamo preso, qualcuno l'abbiamo respinto. [00:07:42] Speaker A: Grazie mille Presidente, le auguro una buona giornata e speriamo di rivederla presto ad altri interventi con l'Università. [00:07:47] Speaker B: Grazie a voi e allora presto. Complimenti per Unigie Radio.

Other Episodes